...Ne
deriva che, nella grande maggioranza delle
costruzioni, il muscolo ciliare è in esercizio
anche nel momento in cui fissa l’oggetto più
lontano. Si tratta di uno sforzo inconscio che
apparentemente non crea disturbi, ma che
non ha alternative nell’ambiente confinato."
"L’udito è strutturato in modo da sentire
meglio il suono degli oggetti posti davanti e in
basso ma risente delle interferenze delle onde
acustiche riflesse: il riverbero delle onde
acustiche in spazi confinati limita fortemente
la percezione della parola e la sua
intellegibilità, tanto che il miglior parametro
per la fruibilità di un ambiente dal punto di
vista acustico è il tempo di riverbero,
cioè il tempo di permanenza dell’energia
sonora all’interno dell’ambiente, mentre
la naturale tendenza dell’onda acustica è
quella di allontanarsi e disperdersi
senza ritorno.
L’esposizione a microclimi umidi, freddi o troppo caldi in ambienti confinati induce limitazioni fisiche o emotive che influenzano la vita quotidiana (dispnea, inappetenza, bassa vitalità, insoddisfazione), condizioni che sono però facilmente risolvibili con interventi di natura edilizia e non medica.”