“L'organismo in natura è sopravvissuto e prosperato per miliardi di anni perché ha una caratteristica potente a sua disposizione: sono adattativi”
- Rafe Sagarin
La casa era stanca, la luce non la illuminava più bene come prima, gli spazi sembravano stringersi sempre di più, soprattutto dopo l’arrivo dei due figli piccoli. Quei lunghi corridoi in cui la luce faceva fatica a scorrere, rendevano le piccole stanze ancora più piccole.
Il progetto cerca di adattarsi alla famiglia, con piccole modifiche puntuali, gentili.
Piccole modifiche riescono a trasformare l'appartamento in uno spazio aperto, funzionale e pieno di luce.
la demolizione delle pareti affacciate ai corridoi, il riappropriarsi dello spazio perduto, il ricavare una stanza in più spostando la cucina nel nuovo ambiente riguadagnato, il lieve allargamento del bagno per accogliere due lavabi e lo spazio lavanderia.
L’atmosfera della casa com’era, si caratterizzava per le trame originali dei pavimenti.
Ove possibile, sono state mantenute le antiche trame di marmo e pietre milanesi originali.
La nuova distribuzione spaziale lascia scoperti i giunti della pavimentazione, dove prima c’erano le pareti divisorie.
Il progetto non cancella quei segni, ma li accetta per quello che sono; ora accostamenti di materiali diversi convivono per quello che sono, e che sono stati.
Le resine del bagno e della camera dei piccoli, contrastano il disegno carico dei pavimenti esistenti con superfici lisce, dove il colore tenue riflette la luce in tonalità cangianti.
La cura dei dettagli e i nuovi elementi introdotti cercano di rimuovere il disegno e di scomparire nell’insieme generale degli spazi.
I piccoli lucernari introdotti hanno forma circolare come i corpi illuminanti; le porte, se integrate con le pareti ne prendono i colori e le proporzioni, arrivando a soffitto.
CREDITI
Cliente: Privato
Tipologia: Appartmento
Place: Milano, Italia
Year: 2022.02
Mq: 70
Progetto Architettonico: ATOMAA
Gruppo di progettazione: Cesare Galliani, Umberto Maj, Andrea Del Pedro Pera, Samantha Furlotti, Giulia Barilli, Philip Kolevsohn
Fotografia: Francesco Carredda
Impresa: Relazioni Edili
Falegname: L’Interno di Enrico Ornaghi
Resina: Parquet Italia s.a.s.
Serramenti: Fratelli Bergamaschi
Fabbro e specchi: Projet Metal
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