Il ballerino William Forsythe ci ha mostrato come da una linea, si possa improvvisare una bella coreografia. Se si immaginano due punti sul proprio corpo, (oppure uno nello spazio e uno sulla pelle) si può anche immaginare la linea che li unisce. Queste linee possono essere unite, estese, estruse, piegate, seguite. Così il corpo crea costantemente linee e reagisce a linee immaginarie nello spazio, danzando così sempre negli spazi in cui abita. Così le linee immaginarie del nostro corpo interagiscono con le linee dello spazio che abitiamo: ed abitare diventa coreografia.
In questo progetto, le linee che dividevano lo spazio sono state spostate verso il centro della stanza, aprendo nuovi assi visivi lungo le pareti perimetrali. Con una strategia progettuale giocosa, l'obiettivo è stato quello di rimuovere gli spazi di servizio dai bordi, liberando così le fonti di luce naturale e consentendo una maggiore libertà di movimento lungo i percorsi di nuova concezione dello spazio.
L'appartamento e l'utente si parlano in una performance fatta di movimenti leggeri e meccanismi silenziosi.
La nuova geometria circola attorno a un punto centrale. Questo volume è capace di contenere gli spazi di servizio ricollocati ma allo stesso tempo definisce la forma gli spazi attorno a se: un piccolo ingresso , un anticamera con toeletta, la camera e la cucina.
Il nucleo centrale è tagliato da un raggio di sole: un angolo si ritira, lasciando spazio alla luce e aprendo la vista alla cucina.
Il carattere dell'appartamento è definito da linee di colore, trame materiche ed elementi scorrevoli in policarbonato. Questi pannelli leggeri consentono una continua riconfigurazione dello spazio, nascondendo alla vista quando necessario, pur consentendo alla luce di raggiungere gli angoli meno luminosi dell'appartamento.
Il design dei mobili massimizza la flessibilità e variabilità nell'uso dell'appartamento, in modo che il soggiorno e la camera da letto coesistano in un unico spazio senza essere presenti contemporaneamente.
CREDITI
Cliente: Privato
Typologia: Micro Living
Luogo: Milano, IT
Anno: 2014
Mq: 42
Progetto architettonico: ATOMAA, Studio Asabesi
Gruppo di progettazione: Daniela Serini
Fotografia: Jule Hering
Impresa: Relazioni Edili RE
Falegname: LINEALEGNO
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